

Prefazione di
Cristiano Mazzanti, professore
Il verso, con affascinante scansione ”distillata” fra sapienti pause di respiro profondo, quasi in apnea, invita ad una profonda meditazione dallo scorrere dell’acqua allo scorrere della vita.
L’autrice coglie un momento magico-cinetico del flusso idrico in tutte le sue forme con dita di arpa e compone la sua sinfonia di riflessi caleidoscopici che racchiudono l’interiorità del cuore.
La sua clessidra di gocce fuori del tempo (conduzione atarassica come il percorso della lumaca in lotta con la nevrosi strangolante della corsa degli “umani”) sembra riportare concretamente l’antico motto latino “gutta cavat lapidem”, “la goccia riesce a scavare la pietra” e le strofe incidono dentro i sentimenti, i dolori, gli addii a volte strizzati come spugne esistenziali ed i tragici “occhi a mandorla” in contrappunto con i denti stretti, sembrano prendere la mira per panorami che scavalcano la realtà ineluttabile.
Accanto alla delicata sensibilità verso le piccole cose, microcosmo di grande potenzialità, dalla lumaca all’odore del legno dopo il temporale (felice intuizione descrittiva che trasforma le parole in sensazioni tattili, [...].
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Ibiskos-Ulivieri,Empoli,FI,2011.